Mi dilungherò un momento sulle innumerevoli esperienze avute con ricette tratte da riviste, anche prestigiose, seguite alla lettera e risultate degli orrori inimmaginabili: nel corso degli anni ho accumulato delusioni e, a volte, brutte figure.
Mi dilungherò un momento sulle innumerevoli esperienze avute con ricette tratte da riviste, anche prestigiose, seguite alla lettera e risultate degli orrori inimmaginabili: nel corso degli anni ho accumulato delusioni e, a volte, brutte figure.
Ormai settembre è nel suo massimo splendore, questa settimana riaprono le scuole e a Lore mancano gli ultimi tre giorni di campo estivo prima delle ELEMENTARI.
Per quanto ci siamo sforzati di fargli vivere l’avvicinamento a questa nuova tappa con entusiasmo, curiosità, interesse e voglia lui ha solo recepito che le elementari sono TERRIBBBBBILI, che non avrà nessun amico e che non saprà mai nè leggere nè scrivere.
E’ bello avere un figlio così ottimista e pieno di coraggio.
Si sta logorando (e ci sta logorando) i nervi, questi tre giorni saranno infiniti, spero davvero che l’impatto con la nuova scuola sia piacevole e gli faccia passare un po’ delle paure che lo stanno tormentando.
Un pensiero va anche alle maestre, non sanno cosa, o meglio chi, le aspetta.
Settembre, andiamo. E’ tempo di infornare.
D’Annunzio mi perdonerà, del resto l’ho citato in una ricetta a base di burro e cioccolato, decadente e goduriosa che piacerebbe, secondo me, ad Andrea Sperelli.
Questa ricetta è il risultato di un tentativo riuscito così così (ricetta presa da una rivista) rielaborato poi per farne uscire un dolce di buon livello.
La prima cosa che devo fare, pubblicando questa ricetta, è un “discaimer”: la ricetta è copiata a grandi linee dalla rivista Jamie, è una ricetta ottima e la zuppa riesce gustosa MA per noi italiani questo è e rimarrà sempre un sugo di pomodoro per condire la pasta e non qualcosa da mangiare al cucchiaio.
Avendo io un bambino di sei anni capace di bere la passata di pomodoro direttamente dal barattolo passare al cucchiaio, comprenderete, è già un passo avanti quindi ho voluto provare.
Ci sono poche cose per me spiacevoli quanto i lunghi week end estivi a casa, conto le ore che mi separano dal lunedì e mi tengo impegnata con alcuni lavori lunghi e odiosi che mi fanno sentire una martire della casa: ho sbrinato il freezer, pulito il frigo, svuotato e pulito un paio di mobili dispensa.
Ho avuto il furbo istinto di spogliare la mia pianta di peperoncini hot lemon dei frutti non più belli rompendoli per prenderne i semi da mettere da parte: mi sono lavata le mani subito dopo ma, a distanza di un giorno e mezzo, se mi tocco la lingua col polpastrello sento un notevole pizzicore.
Sono peperoncini bellissimi, lunghi e gialli, non sono nemmeno i più piccanti sul mio balcone, temo proprio che me li terrò tutti solo per bellezza!