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Hai mai stampato un ricettario?

ricettario

Se mi seguite sapete che io ho una debolezza…
No, non è del tutto corretto: io ho molte debolezze. I viaggi, il cioccolato, le serie tv, il fantasy. Ma oggi voglio parlarvi di quella che, nel tempo, è diventata una vera e propria passione (qualcuno direbbe ossessione): i ricettari.

Non quelli patinati e perfetti — o almeno, non solo. Mi riferisco soprattutto alla collezione compulsiva di libri di cucina, meglio se molto vecchi, meglio ancora se provenienti da paesi lontani o da tradizioni poco conosciute. E se poi mi capita tra le mani un ricettario manoscritto, magari ereditato o compilato negli anni, allora sì: la mia gioia è completa.

Avete presente quei bei quaderni di cucina pieni di foglietti volanti, appunti a matita, sporadiche macchie d’impasto, calligrafie che cambiano col passare degli anni?
Io li adoro.

Sono oggetti vivi. Raccontano storie. Parlano di chi li ha scritti, di cucine abitate, di tavoli condivisi. E proprio per questo, negli ultimi anni, mi sono fatta una domanda semplice ma potentissima: hai mai pensato di stampare un tuo ricettario?

Perché stampare un ricettario oggi ha ancora senso

In un mondo in cui salviamo tutto sul telefono, stampare un ricettario può sembrare un gesto controcorrente. E invece è un atto profondamente attuale. Significa fermarsi, scegliere, dare valore alle proprie ricette preferite. Quelle che rifai sempre. Quelle che raccontano chi sei e come cucini.

Un ricettario stampato non è solo una raccolta di piatti:

  • è memoria,

  • è identità,

  • è continuità.

Che sia un quaderno rilegato, un libro fotografico o un semplice fascicolo stampato in casa, il risultato è lo stesso: qualcosa che resta.

Un ricettario non è solo per “esperti”

Spesso si pensa che stampare un ricettario sia una cosa da chef, food blogger affermati o nonne mitiche. In realtà, tutti abbiamo un ricettario dentro. Basta pensare a:

  • le ricette di famiglia tramandate a voce

  • i piatti che cucini nei giorni importanti

  • le preparazioni che ti vengono “a occhio”

Metterle nero su bianco è un modo per non perderle e, perché no, per condividerle.

Il valore emotivo di un ricettario stampato

Un ricettario stampato è anche un regalo straordinario. Personalizzato, intimo, unico. Può essere un dono per un figlio che va a vivere da solo, per un’amica, per una persona cara. Oppure può essere semplicemente per te, da tenere in cucina, da sfogliare, da sporcare.

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2 commenti

  1. Come sei bella, Claudia, in questa foto… Sembri una dama di un dipinto dell’800! :*

    1. Grazie Alessandra, non mi faccio mai foto, questa volta ho osato 😀

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