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Tour estivo fra Italia, Austria e Slovenia; quarta tappa: Dürnstein, Austria.

Dürnstein

Manca pochissimo alle nostre vacanze e io sono ancora alla quarta tappa delle ferie precedenti.

Mi metterò mai in pari? 😀

Questi post di viaggio stanno riscuotendo parecchio successo, piacciono molto e sono stata intervistata sul mio amore per la cucina e i viaggi per il delizioso blog di Rolling Pandas.

Mi sento molto orgogliosa! 😀 QUI potete leggere l’intervista!

La tappa di oggi, in termini di scrittura, sarà abbastanza breve perché vi parlo di un posto dove ci siamo fermati solo un giorno e mezzo circa però è un posto che mi è rimasto letteralmente nel cuore: Dürnstein, un villaggio fra i vigneti lungo il Danubio, sulla strada che porta a Vienna; conta meno di 900 abitanti ma ha un grande afflusso di turisti grazie al Danubio e ai suoi traghetti e alla ciclabile che passa proprio appena fuori il paese.

Non posso dire sia un luogo pieno di divertimenti per bambini anche se un giro in barca lungo il Danubio ha un grande fascino su di loro e la ” torre blu” è certamente una peculiarità da visitare.

Il vero perno di un soggiorno qui è il turismo enogastronomico: siamo nel pieno della Wachau, una valle fertile dove si producono ottimi vini come il locale Grüner Veltliner, ma anche Riesling, rossi profumati e altro.

Quasi ogni famiglia della zona ha un appezzamento di terra e produce il suo vino; non sono da meno i deliziosi titolari del b&b dove abbiamo soggiornato: la Winzerhof Stoger, nel pieno centro del paese, con vista sul Danubio, offre tutti i comfort possibili: letti comodi, cucinotto, frigorifero grande, salottino, wi-fi, camere separate…

Veri e propri mini appartamenti, l’anno scorso le uniche pecche erano la mancanza di aria condizionata ( che tutto sommato, benché caldo, non era fondamentale grazie alla fresca aria che viene dal fiume) e la cassaforte ma vedo sul sito che hanno aggiunto anche questi due apprezzabilissimi optional.

Sono dotati anche di garage, cosa direi fondamentale visto che le stradine strettissime e in salita non permettono il parcheggio.

Le camere sono al primo piano, sotto c’è una grande sala ( con annesso giardino) che altro non è che la sala adibita ad osteria/ degustazioni dei vini prodotti.

Volevamo assaggiare giusto qualcosa e ci siamo trovati a godere di una verticale di vini bianchi e rossi accompagnati da taglieri di formaggi e salumi locali da lasciarci a bocca aperta ( e bocconi una volta finito, fortuna che dovevamo solo salire le scale!).

Quello sopra è il piatto di formaggi, accompagnato da confettura fatta in casa e dalla classica obazda (una crema di formaggi, burro e paprica che si spalma sul pane).

Questo, invece, il piatto di salumi, sottaceti e terrine di carne, tutto dai produttori della zona.

Erano le tre del pomeriggio, ci siamo alzati, barcollando, alle sei, desiderando solo dormire.

Siamo invece “dovuti” uscire a cena perché il povero Lorenzo non aveva, ovviamente, goduto della degustazione e voleva mangiare.

Uscendo dalla pensione e girando letteralmente alla cieca siamo finiti in un posto meraviglioso, coi tavoli in mezzo alle vigne e un’ enorme griglia dove venivano grigliati succulenti tagli di carne e dove ci siamo mangiati le mani per il fatto di non aver abbastanza fame.

Eravamo così devastati da non aver praticamente fatto caso al nome, per fortuna il paese è piccolo e sono riuscita a risalire ai dettagli grazie a Google Maps!

Il ristorante si chiama Alter Klosterkeller e merita davvero una serata estiva in compagnia.

Il giorno dopo siamo a malincuore ripartiti ( dopo essere stai omaggiati dai proprietari della pensione di un bel vaso di confettura di albicocche della zona, quelle un po’ asprine , con quella confettura si fa l’ originale Sacher torte) ma ci ripromettiamo da tempo di tornarci per una fuga a due!

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